di Giuliano Cappellini
Che rapporto c’è tra i fatti di Ucraina – un colpo di stato favorito dall’Occidente che sostiene i neonazisti per rovesciare un presidente della Repubblica eletto democraticamente – ed il ricatto della multinazionale svedese degli elettrodomestici ai lavoratori italiani – o accettate salari polacchi o me ne vado in Polonia? La domanda è retorica: tutti hanno capito che le multinazionali con stabilimenti in Italia ed in Europa vedono nel colpo di stato un’altro strumento per ricattare i lavoratori italiani ed europei – o accettate salari ucraini o ce ne andremo in Ucraina!
La facile risposta apre, però, ad interrogativi e a riflessioni non banali. Continua a leggere