Con Pisapia è ancora primavera?


SABATO 29 GIUGNO

ore 14.00

      presso il Centro Culturale “Concetto Marchesi”

       via Spallanzani 6 Milano (MM1 P.ta Venezia)

           “CON PISAPIA E’ ANCORA PRIMAVERA? “

 

Introduce:      ALFREDO NOVARINI

Ne parlano:     BASILIO RIZZO       Presidente del Consiglio Comunale

                        ONORIO ROSATI   Consigliere Regionale PD

                        MARCO CORMIO   Pres. Comm. Servizi Sociali

Coordina:       GIUSEPPINA MANERA

Sono previsti interventi:

LUIGI TRANQUILLINO   Presidente Comm.ne Servizi Sociali di Zona 2

TATIANA CAZZANIGA    Segreteria Funzione Pubblica CGIL

FRANCO TUCCI            Consigliere di Zona                                                                                           

VISITATE IL NOSTRO SITO:  www.centroconcettomarchesi.it

Da una parte della barricata

IN COLLABORAZIONE CON  MARX XXI ASSOCIAZIONE POLITICO CULTURALE

                                                      GIOVEDI’ 27 GIUGNO

ore 18.00

 presso il Centro Culturale “Concetto Marchesi”

Via Spallanzani 6 Milano (MM1 P.ta Venezia)

                                 Presentazione del libro di FOSCO GIANNINI

                                    “DA UNA PARTE DELLA BARRICATA “                                                                                                            

con l’autore ne parlano:

JONE BAGNOLI, SERGIO RICALDONE, VLADIMIRO MERLIN, BRUNO CASATI.

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Austerità, la lotta di classe dei ricchi.

Presentato a Roma l’undicesimo «Rapporto sui diritti globali»: aumentano le disuguaglianze sociali, mentre è in corso la battaglia finale contro il modello sociale europeo del Welfare. Un bollettino di guerra: 1.700 milioni di disoccupati in più dal 2008, aumenta la povertà e i più precari sono i giovani e le donne.

di Roberto Ciccarelli

 

Torniamo a dare il giusto peso alle parole. Quella che stiamo vivendo è una lotta di classe. Oggi la fanno i ricchi contro i poveri che sono stati messi a morte dalle politiche dell’austerità. Il tono è enfatico, ma sono le parole usate dal Nobel per l’economia Joseph Stiglitz per descrivere il più grande saccheggio della ricchezza avvenuto in tempi moderni. La violenza della crisi è tale da mettere a rischio la vita di milioni di persone. Gli autori dell’undicesimo «Rapporto sui diritti globali» (Ediesse), presentato ieri a Roma presso la sede centrale della Cgil in Corso Italia, spiegano nelle oltre mille pagine del volume le caratteristiche della guerra di rapina condotta dal capitalismo finanziario e descrivendo il meccanismo di una «redistribuzione al contrario».     Continua a leggere

Galleria immagini

Con la “Galleria immagini”, divisa in diverse sezioni, intendiamo fornire ai nostri internauti una multiforme visione di eventi, personaggi e luoghi non sempre rappresentati dall’iconografia di moda, attraverso fotografie, stampe, disegni e immagini, a volte poco conosciute e rare. Esse rappresentano storie vissute di fatti e persone della nostra città, del nostro Paese e del mondo.48 - Amore in  periferia  1952

Intendimento del nostro sito è offrire, a soli ed esclusivi fini culturali, una carrellata di immagini, speciale e unica del genere, frutto di una laboriosa selezione ampiamente assortita  e rappresentativa. Continua a leggere

Compagni, adesso che si fa? Dibattito a sinistra. “Riprendere il cammino dell’unità dei comunisti”.

Unità e iniziativa dei comunisti nella crisi attuale. Un fronte unito per un programma di transizione.                                                                                             di Andrea CatoneBandiera rossa

1. Una crisi epocale

La crisi attuale è profondissima. È crisi dei meccanismi di accumulazione e riproduzione capitalistica, coinvolge gli stati in prima persona (il debito pubblico), investe l’intera economia occidentale (la triade USA, Giappone, Ue). Per i limiti di fondo della costruzione europea e dell’eurozona, colpisce più profondamente l’Europa, dove si scatena la contraddizione tra Stati: il blocco tedesco (Germania, Finlandia, Olanda) impone i suoi diktat ai paesi del sud, meno “virtuosi”, con politiche di austerità che hanno immiserito e spogliato Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia, Cipro (dove si è attuata una espropriazione diretta con l’imposta del 40% sui depositi bancari superiori ai 100.000 euro). Se, nel riconoscimento unanime del carattere epocale della crisi si manifestano, come è giusto che sia, alcune differenze di analisi anche all’interno dei teorici marxisti, una cosa mi sembra certa: dopo la crisi, come dopo una guerra di grandi dimensioni, il mondo non sarà lo stesso: gli esiti che questa crisi produrrà saranno – nell’economia come nella società, nella mentalità di massa come nelle istituzioni politiche – o di carattere regressivo o di carattere progressivo.

Lo sbocco che alla crisi si potrà dare dipende dal modo in cui i soggetti politici organizzati, in qualsiasi forma, agiranno. Questa crisi segna uno spartiacque nella storia e il modo in cui i soggetti politici si muovono di fronte ad essa è una cartina di tornasole della loro adeguatezza storica. La crisi può e potrà produrre rapidi sconvolgimenti non solo in campo economico e sociale, ma nelle organizzazioni politiche e nelle istituzioni degli Stati. Continua a leggere