L’opinione – LA TRASMIGRAZIONE

 

jmg (1)di Albarosa Raimondi 

Nelle ultime legislature centinaia di deputati e senatori della nostra Repubblica sono passati da un partito all’altro o da una maggioranza all’altra (vedi l’ultimo caso dei cosiddetti verdiniani) con molta disinvoltura e faccia tosta.

A proposito di questo  trasformismo e di queste trasmigrazioni,  credo sarebbe utile fermarsi a pensare se un tale atteggiamento possa essere accettabile oppure no.

La Costituzione, che, parafrasando Benigni, quando non era ancora renziano, era la più bella del mondo, era stata scritta da rappresentanti partitici per bene e di grande serietà, anche se di visioni politiche diverse e giustamente difendeva la libertà di esercizio delle funzioni dei  propri membri senza vincolo di mandato. A nessuno dei parlamentari di quegli anni sarebbe mai passato per la mente di transitare, per esempio, dal Partito comunista alla Democrazia cristiana o viceversa. Una volta eletti in un partito, vi restavano, sia per coerenza, sia per rispetto dei cittadini che li avevano eletti. Dobbiamo anche ricordare che un tempo i deputati venivano scelti nominalmente dai votanti mediante il sistema delle preferenze, che, attualmente, invece,  purtroppo è stato abolito. Quindi i transfughi, o più correttamente i traditori, se si fossero candidati alle successive elezioni, facilmente, oltre a non essere eletti, avrebbero corso  il rischio di essere inseguiti da gente inferocita. Continua a leggere

Revisione costituzionale e Italicum: quale progetto di nazione? La sinistra c’è?

Santo Stefano Club
organizza Venerdì 10 aprile alle ore 21  presso la sala del 
Centro Culturale “Concetto Marchesi”

via Spallanzani 6, Milano (P.ta Venezia – MM1)

un incontro sul tema
Revisione costituzionale e Italicum: quale progetto di nazione? La sinistra c’è?

con Felice Besostri, Onorio Rosati, Alfonso Gianni, Carlo Monguzzi, Roberto Escobar, Enrico Brambilla. Coordina Ezio Rovida.

Locandina Iniziativa Santo Stefano Club




 

L’orsa madre e l’etica politica

di Albarosa Raimondi

L’orsa Daniza è stata uccisa, deliberatamente. Ora due cuccioli si trovano senza madre e, quindi, senza alcuna protezione, dato che non saranno certamente i trentini indifferenti a difenderli dalle insidie che li circondano. Ciò rientra nella “normalità” della nostra società che non ha rispetto né per le persone, né tanto meno per l’ambiente. Ciò che è natura ed è bello va quotidianamente distrutto.

Gli animali che vivono liberi ci danno fastidio, come se il pianeta Terra non appartenesse anche a loro.orsa danzica

Noi continuiamo a distruggere il loro habitat naturale, senza rispetto alcuno, contenti delle nostre auto, dei nostri strumenti elettronici, delle nostre guerre e del nostro consumismo sfrenato. Loro, gli animali liberi, non chiedono nulla , solo di vivere secondo natura e di poter proteggere i loro piccoli.

Spiace che ancora una volta si cerchi di portare il discorso della tutela dell’ambiente e degli animali ad una contrapposizione con gli essere umani. Non esiste e non deve esistere contrapposizione, esistono le persone e gli animali.  Tutti devono essere rispettati e tutti possono provocare gioia o dolore. Le ingiustizie colpiscono le persone, ma anche gli animali e il fatto che gran parte dei politici si occupino poco

delle persone (e molto dei loro interessi) non significa che non debbano occuparsi dell’orrendo omicidio della povera Daniza. Smettiamola, per favore, di criticare chi protesta per l’uccisione dell’orsa madre, confrontandola con la freddezza che ha accolto l’uccisione di un sedicenne. Entrambi gli omicidi vanno condannati, senza se e senza ma, e se si ritiene che qualche politico non abbia condannato abbastanza l’uccisione di un sedicenne, lo  si critichi per questo, ma, per favore, si  lasci in pace l’orsa madre

Metafore

L’Opinione di   Giuliano Cappellini

La Sinistra polverizzata anela all’unità. O la sinistra è unita o non conta, non rappresenta una importante istanza sociale con interessi reali ben definiti. Questo è il busillis, che non si può essere contro l’unità della sinistra perché non esiste una scorciatoia alla soluzione della rappresentazione politica di tale istanza sociale, ecc., ma che si deve prendere atto che la Sinistra è un’entità polverizzata contro la sua volontà. Cioè non quaglia a dispetto della sua volontà, la Sinistra rimane suddivisa in nuclei autoreferenziali. Continua a leggere

Patto di stabilità

di Luigi Greco*

Enti locali e Regioni sono fortemente condizionati nella loro azione finanziaria ed amministrativa dal rispetto del Patto di stabilità.Legge-di-Stabilità-2012-2014

Questo elemento deriva dagli accordi di Maastricht, con cui gli Stati europei si impegnarono, nella seconda metà degli anni novanta, ad utilizzare particolari strumenti economici per risanare i bilanci delle singole nazioni. Continua a leggere