Elettrolux chiama Ucraina

di Giuliano Cappellini

Che rapporto c’è tra i fatti di Ucraina – un colpo di stato favorito dall’Occidente che sostiene i neonazisti per rovesciare un presidente della Repubblica eletto democraticamente – ed il ricatto della multinazionale svedese degli elettrodomestici ai lavoratori italiani – o accettate salari polacchi o me ne vado in Polonia? La domanda è retorica: tutti hanno capito che le multinazionali con stabilimenti in Italia ed in Europa vedono nel colpo di stato un’altro strumento per ricattare i lavoratori italiani ed europei – o accettate salari ucraini o ce ne andremo in Ucraina!electrolux

La facile risposta apre, però, ad interrogativi e a riflessioni non banali. Continua a leggere

Per una legge elettorale proporzionale

di Marco Dal Toso*

Avv. Marco Dal Toso

Il 21 luglio 1923 venne approvata con 223 si e 123 no il ddl Acerbo, voluta da B. Mussolini. Essa prevedeva  l’adozione di un sistema proporzionale stravolto da un premio di maggioranza 2/3 dei seggi all’interno di un collegio unico nazionale suddiviso in 16 circoscrizioni elettorali. Continua a leggere

Unire la Sinistra

Di seguito pubblichiamo  il volantino dell’iniziativa Assemblea Pubblica di Mercoledì 29 gennaio ore 18 – 21 Camera del Lavoro, Sala Buozzi, Corso di Porta Vittoria 43, Milano, sul tema Unire la Sinistra, promossa dal nostro Centro Culturale Concetto Marchesi, insieme con l’Associazione Culturale Punto Rosso e l’Associazione Politico-Culturale Marx XXI.
La redazione del sito.
unire la sinistra                          

La partigiana Elena Rasera “Olga” compie cento anni

La partigiana Elena Rasera, nome di battaglia “Olga” ha compiuto l’1 gennaio di quest’anno, cento anni. Elena, di famiglia antifascista, entra alla Olap nel 1935, all’età 21 anni, dopo essersi trasferita a Milano dal suo paese di Santa Giustina Bellunese.Elena Rasera

Durante la Seconda Guerra Mondiale la Olap che contava ben 3000 operai di cui 1700 donne, costituiva un complesso tra i più importanti, per il particolare tipo di produzione legata alla guerra: strumentazioni di altissima precisione per radiofonia e telefonia. Nel corso dell’inverno del 1943 Elena si occupa dell’organizzazione dei Gruppi di Difesa della Donna. Nella sua autobiografia, così ricorda: “ Il compito di organizzare i Gruppi di Difesa della Donna nella fabbrica non era facile. Bisognava agire con oculatezza e molta prudenza. I gruppetti erano costituiti da due o tre operaie che a loro volta si collegavano con altri gruppetti. Si formava così una sorta di catena di Sant’Antonio. Intanto la stampa circolava”. Continua a leggere

I MERLI CON I MERLI, I PASSERI CON I PASSERI

La stagione dei congressi                                                                     

di Bruno Casati *                                                                          

Sostiene il “guru” Casaleggio che i partiti politici, tutti, sono destinati ad essere spazzati via dalla democrazia diretta della rete. Non so se questo avverrà, so però di certo che i partiti politici italiani si stanno spazzando  via da soli, tanto si sono allontanati dai cittadini italiani. La ricomposizione di questo iato, tra politica e società, dovrebbe allora prendere il centro dei Congressi, annunciati e no: da quello del PRC a quello del PD, dal Congresso  di SEL, che prima o poi Vendola sarà costretto a fare, a quello dell’Italia dei Valori.

foto casati Tutti i Congressi  dovrebbero  appunto ragionare di come recuperare la perduta credibilità, non dovessero farlo darebbero ragione alla profezia di Casaleggio. Mi pare si stiano invece muovendo, almeno  i Partiti delle “larghe intese”, in tutt’altra direzione: quella di mettere mano alla Carta Costituzionale al fine di fare dell’Italia una Repubblica Presidenziale, come se questa operazione, con l’elezione diretta del Capo dello Stato, potesse ricomporre la frattura tra partiti ed elettori, tragica illusione. Anche nel passato ci furono momenti in cui si rese evidente il degrado morale in cui erano scivolati taluni partiti, la DC e il PSI in particolare, travolti dagli scandali derivanti dagli orrendi traffici di Tangentopoli. Quelle sigle, divenute impresentabili, furono introdotte allora in una acrobatica operazione di rigenerazione da cui uscirono Forza Italia e la Margherita. Il PCI, che impresentabile non era, aveva già pensato di auto-sciogliersi  abbandonando, vera e proprio Bad Godesberg italiana, la contraddizione capitale-lavoro. Continua a leggere