Di seguito pubblichiamo il volantino dell’iniziativa Assemblea Pubblica di Mercoledì 29 gennaio ore 18 – 21 Camera del Lavoro, Sala Buozzi, Corso di Porta Vittoria 43, Milano, sul tema Unire la Sinistra, promossa dal nostro Centro Culturale Concetto Marchesi, insieme con l’Associazione Culturale Punto Rosso e l’Associazione Politico-Culturale Marx XXI.
La redazione del sito.
Archivio della categoria: POLITICA E SOCIETA’
Con Pisapia è ancora primavera?
SABATO 29 GIUGNO
ore 14.00
presso il Centro Culturale “Concetto Marchesi”
via Spallanzani 6 Milano (MM1 P.ta Venezia)
“CON PISAPIA E’ ANCORA PRIMAVERA? “
Introduce: ALFREDO NOVARINI
Ne parlano: BASILIO RIZZO Presidente del Consiglio Comunale
ONORIO ROSATI Consigliere Regionale PD
MARCO CORMIO Pres. Comm. Servizi Sociali
Coordina: GIUSEPPINA MANERA
Sono previsti interventi:
LUIGI TRANQUILLINO Presidente Comm.ne Servizi Sociali di Zona 2
TATIANA CAZZANIGA Segreteria Funzione Pubblica CGIL
FRANCO TUCCI Consigliere di Zona
VISITATE IL NOSTRO SITO: www.centroconcettomarchesi.it
Da una parte della barricata
IN COLLABORAZIONE CON MARX XXI ASSOCIAZIONE POLITICO CULTURALE
GIOVEDI’ 27 GIUGNO
ore 18.00
presso il Centro Culturale “Concetto Marchesi”
Via Spallanzani 6 Milano (MM1 P.ta Venezia)
Presentazione del libro di FOSCO GIANNINI
“DA UNA PARTE DELLA BARRICATA “
con l’autore ne parlano:
JONE BAGNOLI, SERGIO RICALDONE, VLADIMIRO MERLIN, BRUNO CASATI.
Visitate il nostro sito: www.centroconcettomarchesi.it
SEMINARIO PUBBLICO. SINISTRA, SE CI SEI BATTI UN COLPO.
Seminario pubblico – Sinistra, se ci sei batti un colpo – Milano sabato 15 giugno 2013
SINISTRA, SE CI SEI BATTI UN COLPO
Lavoro / Diritti / Democrazia
Austerità, la lotta di classe dei ricchi.
Presentato a Roma l’undicesimo «Rapporto sui diritti globali»: aumentano le disuguaglianze sociali, mentre è in corso la battaglia finale contro il modello sociale europeo del Welfare. Un bollettino di guerra: 1.700 milioni di disoccupati in più dal 2008, aumenta la povertà e i più precari sono i giovani e le donne.
di Roberto Ciccarelli
Torniamo a dare il giusto peso alle parole. Quella che stiamo vivendo è una lotta di classe. Oggi la fanno i ricchi contro i poveri che sono stati messi a morte dalle politiche dell’austerità. Il tono è enfatico, ma sono le parole usate dal Nobel per l’economia Joseph Stiglitz per descrivere il più grande saccheggio della ricchezza avvenuto in tempi moderni. La violenza della crisi è tale da mettere a rischio la vita di milioni di persone. Gli autori dell’undicesimo «Rapporto sui diritti globali» (Ediesse), presentato ieri a Roma presso la sede centrale della Cgil in Corso Italia, spiegano nelle oltre mille pagine del volume le caratteristiche della guerra di rapina condotta dal capitalismo finanziario e descrivendo il meccanismo di una «redistribuzione al contrario». Continua a leggere
Compagni, adesso che si fa? Dibattito a sinistra. “Riprendere il cammino dell’unità dei comunisti”.
Unità e iniziativa dei comunisti nella crisi attuale. Un fronte unito per un programma di transizione. di Andrea Catone
1. Una crisi epocale
La crisi attuale è profondissima. È crisi dei meccanismi di accumulazione e riproduzione capitalistica, coinvolge gli stati in prima persona (il debito pubblico), investe l’intera economia occidentale (la triade USA, Giappone, Ue). Per i limiti di fondo della costruzione europea e dell’eurozona, colpisce più profondamente l’Europa, dove si scatena la contraddizione tra Stati: il blocco tedesco (Germania, Finlandia, Olanda) impone i suoi diktat ai paesi del sud, meno “virtuosi”, con politiche di austerità che hanno immiserito e spogliato Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia, Cipro (dove si è attuata una espropriazione diretta con l’imposta del 40% sui depositi bancari superiori ai 100.000 euro). Se, nel riconoscimento unanime del carattere epocale della crisi si manifestano, come è giusto che sia, alcune differenze di analisi anche all’interno dei teorici marxisti, una cosa mi sembra certa: dopo la crisi, come dopo una guerra di grandi dimensioni, il mondo non sarà lo stesso: gli esiti che questa crisi produrrà saranno – nell’economia come nella società, nella mentalità di massa come nelle istituzioni politiche – o di carattere regressivo o di carattere progressivo.
Lo sbocco che alla crisi si potrà dare dipende dal modo in cui i soggetti politici organizzati, in qualsiasi forma, agiranno. Questa crisi segna uno spartiacque nella storia e il modo in cui i soggetti politici si muovono di fronte ad essa è una cartina di tornasole della loro adeguatezza storica. La crisi può e potrà produrre rapidi sconvolgimenti non solo in campo economico e sociale, ma nelle organizzazioni politiche e nelle istituzioni degli Stati. Continua a leggere