Compagni, adesso che si fa? Dibattito a sinistra. Un nuovo pensiero di sinistra parte dall’uguaglianza come valore.

Una lettura in chiave europea dello scenario italiano aiuta meglio a comprendere la nostra situazione e le cause che l’hanno determinata. La crisi delle socialdemocrazie è infatti un fenomeno che attraversa tutto il continente e rivela caratteri di irreversibilità. La sinistra deve essere dunque ricostruita: partendo dall’“eguaglianza”.
di Alfonso Gianni

liberte-egalite-fraternite
Marc Lazar è tornato recentemente a riflettere sulle sorti della sinistra italiana dopo il non esito elettorale dello scorso febbraio. “Questa drammatica situazione costituisce certo una specificità italiana, ma al tempo stesso rispecchia le turbolenze che scuotono tutta la sinistra europea” ha scritto lo studioso francese. La sua lettura si distingue quindi da quelle che vedono prevalentemente nelle scelte successive al voto un sorta di tradimento da parte delle forze politiche di destra e di sinistra della volontà degli elettori del nostro paese che sarebbe stata perpetrata attraverso la costruzione di una Grosse Koalition in salsa italica o, se si preferisce, dato il carattere non necessitato della medesima, di un oversizegovernment. In effetti una lettura in chiave europea dello scenario italiano aiuta meglio a comprendere la nostra situazione e le cause che l’hanno determinata.

Continua a leggere

Il mondo nel 2030

di Ignacio Ramonet

Ogni quattro anni, con l’inizio del nuovo mandato presidenziale negli Stati Uniti, il National Intelligence Council (NIC), l’ufficio di analisi e di anticipazione geopolitica ed economica della CIA (NIC), pubblica un rapporto che diventa automaticamente un riferimento per tutte le cancellerie del mondo.

imageAnche se, ovviamente, si tratta di una visione molto parziale (quella di Washington), elaborata da un’agenzia (la CIA) la cui missione principale è difendere gli interessi degli Stati Uniti, il rapporto strategico del NIC presenta una indiscussa utilità perchè è il risultato della messa in comune – rivista da tutte le agenzie di intelligence USA – di studi elaborati da esperti indipendenti di varie università e di molti altri paesi (Europa, Cina, India, Africa, America Latina, mondo arabo-mussulmano, ecc.).

Il documento confidenziale che il presidente Barak Obama ha trovato sulla scrivania del suo ufficio alla Casa Bianca lo scorso 21 gennaio, quando ha iniziato il suo secondo mandato, è stato appena pubblicato col titolo Global Trends 2030. Alternative Worlds (Tendenze mondiali 2030: nuovi mondi possibili).

Continua a leggere

Santanchè, Bocassini e le donne

di  Albarosa Raimondi

Durante la puntata di Servizio Pubblico del 16/5/2013 l’on. Daniela Santanchè ha cercato di svilire il lavoro e la requisitoria della pm. Ilda Boccassini, senza rispetto per l’enorme lavoro da lei svolto, in oggettive condizioni di gravi difficoltà, visti i continui tentativi di intimidazione a cui è stata sottoposta dall’inizio del processo in cui è imputato  Silvio Berlusconi.

daniela santanchèL’onorevole, oltre ad aver, di fatto,  tenuto un comizio basato principalmente sulla revisione della verità, ha recitato la parte di difensore delle donne (femmine!).

Vorrei ricordare che il mondo femminile è ben altra cosa da quello descritto dall’onorevole. E’ popolato da ragazze, donne che vivono dignitosamente: studiando, lavorando e correndo tutto il giorno nel tentativo di far quadrare il tempo con tutte le cose che hanno da fare per sé e per gli altri, senza cercare scorciatoie.

Continua a leggere

Compagni, adesso che si fa? Dibattito a sinistra

Per un nuovo soggetto politico della sinistra anti-liberista.  di Marco dal Toso.   Intervento nell’ambito dell’ iniziativa “Compagni, adesso che si fa? Dibattito a sinista”, del nostro Centro Concetto Marchesi.

alfa-romeo-rep-torni-1920Le elezioni politiche  del febbraio 2013 sono state per la sinistra italiana  e per il nostro partito (PRC) una vera e propria disfatta.

Ragioni politiche, culturali e di trasformazione  sociale della realta’  di lungo periodo l’hanno determinata e non si puo’, ovviamente, addebitare solo  all’ ultima fase  relativa alla  scelta della costituzione del cartello elettorale di Rivoluzione Civile la principale  responsabilita’. La sconfitta riguarda  tutta la sinistra; il centro-sinistra nel suo insieme (il risultato del Pd e Sel sono fortemente al di sotto delle aspettative) e la sinistra radicale che vorremmo cercare di rappresentare.

Sel, che sembra muoversi verso una possibile confluenza all’interno del Pd, e’ attraversata da pesanti contraddizioni interne, raggiunge l’unico obiettivo (certamente non indifferente ) di ottenere, grazie al “porcellum”, una piu’ che sufficiente  rappresentanza istituzionale . Anche la gestione della vicenda relativa all’elezione del Presidente della Repubblica potrebbe essere uno spartiacque definitivo per la rappresentazione di una sinistra istituzionale che vuole muoversi, in sintonia con la costituzione repubblicana (centralita’ del lavoro e difesa dei beni comuni) oppure  in continuita’ con il liberismo temperato praticato nel nostro paese  anche dal centro – sinistra  e sostenuto dalle istituzioni europee in tutti questi anni .

Continua a leggere

La questione morale

          Intervista a Enrico Berlinguer – La Repubblica, 28 luglio1981

«I partiti sono diventati macchine di potere»   

 «I partiti non fanno più politica», dice Enrico Berlinguer.

«I partiti hanno degenerato e questa è l’origine dei malanni d’Italia».

Eugenio Scalfari

La passione è finita?

Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”. La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi. Per la DC: Bisaglia in Veneto, Gava in Campania, Lattanzio in Puglia, Andreotti nel Lazio, De Mita ad Avellino, Gaspari in Abruzzo, Forlani nelle Marche e così via. Ma per i socialisti, più o meno, è lo stesso e per i socialdemocratici peggio ancora…

Continua a leggere