Chi siamo

Il Centro Culturale Concetto Marchesi, identificato con l’acronimo CCCM, ha sede legale in via Spallanzani 6, Milano. La sede,  di circa 200 mq., è di proprietà della Cooperativa Editrice Aurora.

Il CCCM è un’associazione “senza scopi di lucro” (art. 1 dello Statuto).

Il CCCM si “caratterizza per la sua natura Democratica ed Antifascista e si propone come scopo la promozione di molteplici attività culturali, di documentazione e di informazione storica, artistica e ricreativa, mettendo a disposizione degli iscritti un accogliente ambiente di ritrovo, di consultazione, di studio e di dibattito” (art. 2 dello statuto).

Il CCCM è stato fondato nel febbraio del 1984.

Concetto Marchesi, a cui il Centro è intitolato (1878-1957) è stato il politico, oltreché raffinato latinista e accademico. che si configurò come intellettuale militante schierato contro il fascismo. Nel 1946 venne eletto nell’Assemblea Costituente e partecipò alla scrittura della Costituzione Italiana.

Il primo Presidente del CCCM fu nel 1984 l’illustre pediatra Alberto Mario Cavallotti. Tra i soci fondatori ricordiamo: Giuseppe Sacchi, Alessandro Vaia e Stellina Vecchio, Giovanni e Nori Pesce, Raffaele De Grada, Ludovico Geymonat, Gabriele Mucchi, Cesare Musatti.

Il CCCM  ha ospitato nella sua sede l’ “Associazione Culturale Marxista”, la redazione della rivista “Interstampa” e, tuttora,  l’Editrice Aurora (l’omonima Cooperativa ha sede invece in via Vallarsa).

Centinaia le iniziative promosse dal CCCM, dal lontano 1984 ai giorni nostri, che hanno visto tra le altre la presenza di: Gaetano Arfè, Samir Amin, Luciano Canfora, Hilarion Capucci, Enrica Cavallotti Pischel, Angelo Del Boca, Oreste Del Buono, Ambrogio Donini, Gianni Ferrara, Egor Ligaciov, Lucio Magri, Nella Marcellino, Gianni Minà, Valentino Parlato, Peter Kolosimo, Luigi Pestolazza, Elio Quercioli, Rinaldo Scheda, Mario Tronti, Michele Serra, Riccardo Terzi, Giò Pomodoro, Raniero La Valle, Lucio Libertini, Giorgio Galli, Enzo Mari, Gianni Rinaldini, Antonio Pizzinato, Carlo Ghezzi, Onofrio Rosati, Anatoly Sokolov, Don Alberto Vitali, Maria Grazia Meriggi, Aldo Giannuli.

 

Apertura anno culturale 2013

NEL 92 ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE 

DEL PARTITO COMUNISTA D’ITALIA

SABATO 26 GENNAIO 2013 - ore 14.30

presso la sede del Centro Culturale “Concetto Marchesi”

via Spallanzani 6 Milano (MM1 P.ta Venezia)

 

 APERTURA ANNO CULTURALE

 

          Bilancio 2012, programma e progetti 2013

          Inaugurazione del sito del Centro Culturale

          Lancio Mostra “Rivoluzioni” di Gennaro Mele

          Presentazione riedizione “Operai del Nord” di EDIO VALLINI (Editrice Aurora)

          Conferenza del Prof. ALESSANDRO HOBEL su “Luigi Longo nella storia del PCI”

          L’arpa magica di LETIZIA ERIANO allieterà il pomeriggio

Intervento del Presidente Bruno Casati

Milano in questi primi giorni del nuovo anno è  meno fredda ed è stato un vero piacere percorrere le vie di Porta Venezia, cuore della città, per l’appuntamento con Bruno Casati, del Centro Culturale Concetto Marchesi.

L’incontro previsto alle dieci e mezza del mattino  è avvenuto  con reciproca puntualità,  nella sede  al pianterreno, a sinistra nel cortile, di un bello stabile tipico  di case di ringhiera, in via Lazzaro Spallanzani 6  Milano.

Il presidente si  è presentato con la sua consueta cortesia, di ottimo umore e,  per consentirci la formazione di un’idea delle iniziative svolte dal Centro Culturale, ha voluto riassumerci le attività svolte negli ultimi due anni  2012 e 2011 (vedere gli allegati file).  

Molto presto avremo il piacere di un nuovo incontro per farci anticipare le iniziative in corso di preparazione per l’anno 2013.

La redazione del sito

Centro Culturale Concetto Marchesi iniziative anno 2012

Centro Culturale Concetto Marchesi iniziative anno 2011

 

La sanità pubblica non è un’elemosina

Sul tema molto attuale della sanità pubblica, ben volentieri pubblichiamo un articolo di Albarosa Raimondi, già vice direttrice sanitaria del Policlinico di Milano.

La sanità pubblica non è un’elemosina

E’ di questi giorni la seguente notizia:”Sanità, stretta dei medici, basta con esami inutili.

Sorge spontaneo un interrogativo pressante: quali sono gli esami inutili? E come si può individuarli prima di prescriverli? Quando un esame diagnostico diventa inutile? Forse quando risulta negativo? Ma come si fa a saperlo prima? Il secolo XX ha fatto passi da gigante nella diagnostica medica e conseguentemente nell’approccio terapeutico. Così la vita media si è allungata un po’ per tutti: ciò è dovuto prevalentemente alla diagnosi precoce e agli interventi tempestivi.

Ma la diagnosi precoce, spesso anche in assenza di sintomi o in presenza di lievi malesseri aspecifici, viene fatta proprio tramite gli “esami diagnostici tempestivi”: certo in molti casi tali esami non evidenzieranno nulla di patologico, per fortuna,  ma ina altri casi saranno fondamentali per una diagnosi precoce.

Da anni si sta assistendo ad un attacco metodico nonché mediatico ala sanità pubblica tentando, tra l’altro, di colpevolizzare sia i pazienti che i medici, ritenuti incapaci se a fini diagnostici prescrivono esami complessi, quindi costosi e conseguentemente ritenuti “inutili”.

Sara bene ricordare che: punto primo, la sanità pubblica non è frutto di elemosine, ma dovrebbe essere garantita dal prelievo fiscale che viene fatto sia sugli stipendi (prevalentemente dei tanto vituperati dipendenti pubblici)

Che sulle pensioni, sicuramente non sugli introiti degli evasori fiscali.; secondo, poiché sembrava che ciò non bastasse si è passati ad un ulteriore prelievo dalle tasche degli italiani mediante l’introduzione dei tickets, denominati partecipazione alla spesa sanitaria; terzo, non si è mai intervenuti seriamente sugli sprechi veri in sanità (v. consulenze inutili ed altro) ma ci si accanisce sempre contro le spese del personale sanitario, rendendo, con i tagli sulle assunzioni, sempre più difficile l’espletamento della propria professionalità; quarto, in realtà dietro tutte queste manovre c’è l’obiettivo di distruggere la sanità pubblica per renderla tutta privata e poter finalmente cominciare a guadagnare e speculare liberamente sulla salute delle persone.

Le assicurazioni, le società varie, ecc., sono da anni in attesa di poter mettere finalmente le mani su un potenziale bottino appetitoso. Infatti, le persone possono risparmiare su tutto: vacanze, vestiti, anche sul cibo ma per la salute tutti sono disposti a spendere i propri averi anche fino all’ultimo centesimo.

di Albarosa Raimondi

(pubblicato dal “Fatto Quotidiano”nella rubrica della posta dei lettori il 3 gennaio 2012)

 

 

Come iscriversi al Centro Culturale

Iscriversi al Centro Culturale Concetto Marchesi è facile.

L’iscrizione può avvenire:

Direttamente presso la sede di  Via Spallanzani  6, Milano.

Tramite  mail all’indirizzo       o telefono al n.      

A mezzo di  bonifico bancario intestato Centro Culturale Concetto Marchesi
Iban

E’ importante inviare via mail al Centro Culturale – indirizzo mail-  i vostri dati (indirizzo postale, mail e telefono) per essere inseriti nell’elenco dei soci.

Quota di iscrizione

Socio Benemerito

Socio Sostenitore

Socio  partecipante

Socio giovane

La tessera da diritto:

a partecipare a ogni attività del Centro e proporre iniziative,

ad ottenere in prestito i libri della Biblioteca,

ad usufruire gratuitamente del servizio di solidarietà “Parliamoci”

a poter pubblicare propri interventi sul Blog del Sito www.centroconcetomatchesi.it

Il Presidente